lunedì 29 settembre 2008

QUANDO IL NOME DELLA ROSA CAMBIA LA SOSTANZA DEI FATTI

Nella tragedia di Shakespeare, Giulietta dice a Romeo che la rosa, anche se si chiamasse con altro nome, non perderebbe il suo profumo. Ciò vale per i fiori, non per gli uomini. Chiamate il terrorista "rivoluzionario" oppure "combattente per una nuova società" e agli occhi degli ingenui diventerà quasi simpatico (Cesare Marchi)

sabato 27 settembre 2008

NIENTE PIÙ CHE PENSARE



"... la mancanza di pensiero - l'incurante superficialità o la confusione senza speranza o la ripetizione compiacente di 'verità' divenute vuote e trite - mi sembra che siano le principali caratteristiche del nostro tempo. Quello che io propongo, perciò, è molto semplice: niente di più che pensare a ciò che facciamo"

(Hannah Arendt)

venerdì 26 settembre 2008

SPARTA CONTRO ATENE: L'ELOGIO DEL LIBRO

La fortuna di Atene sotto il comando di Pericle, inizia con una usurpazione: Pericle si impadronisce illecitamente del tesoro di Delo. Da lì ha inizio la fortuna di Atene ma al contempo la sua fine.
Dopo aver sconfitto Atene nella Guerra del Peloponneso, Sparta non sa gestire la vittoria, perché non sa tessere rapporti con i nuovi alleti, che cominciano a rimpiangere Atene. A Sparta non c'era capi con capacità dialettche, c'erano solo capi bellici, fieri e forti. Ma nessuno capace di tessere alleanze, di solleticare fantasie, di rinvigorire alleanze, di costruire unità. Sparta prese con la forza il potere nel Peloponneso, lo perse per carenza di libri, fantasia e dialogo.

martedì 23 settembre 2008

MEGLIO UNA TESTA BEN FATTA CHE UNA TESTA PIENA

"... la prima finalità dell'insegnamento è stata formulata da Montaigne: è meglio una testa ben fatta che una testa piena. Cosa significa una “testa piena” è chiaro: è una testa nella quale il sapere è accumulato, ammucchiato, e non dispone di un principio di selezione e di organizzazione che gli dia senso. Una “testa ben fatta” significa che invece di accumulare il sapere è molto più importante disporre allo stesso tempo di: un'attitudine generale a porre e a trattare i problemi; principi organizzatori che permettano di collegare i saperi e di dare loro senso...”.

da E. Morin, La testa ben fatta. Riforma dell'insegnamento e riforma del pensiero, Cortina, Milano 2000.

lunedì 22 settembre 2008

L'OPERA D'ARTE E NOI


"Nessuna opera d'arte può sentirsi vicina e può comprendersi effettivamente, se la nostra sensibilità e la nostra cultura non ci pongono in grado di risentire come viva la problematica che accompagno la sua creazione"

(R. Bianchi Bandinelli)








[La foto qui pubblicata è stata tratta dal sito dell'Associazione Ranuccio Bianchi Bandinelli: http://www.bianchibandinelli.it/ ]

domenica 21 settembre 2008

ARTE GRECA E APPRODO ALLA REALTA'

La caratteristica essenziale dell'arte greca è quella di essersi messa sulla via della comprensione della realtà e dell'espressione dell'energia vitale. L'arte antica era astratta (e non a caso viene presa a modello dall'arte astratta moderna). L'arte greca tende invece al realismo inventando scorcio, prospettiva, colore locale ed effetti liministici. Con l'età periclea, in trent'anni, nel giro di una generazione, si passa dalla rigida statua arcaica (tutta dominata dal contorno) alla inaudita ricchezza plastica di Fidia. Viene così superato lo schema iconografico fisso (tipico dell'arte arcaica e delle latre civiltà meditarranee, egiziana e mesopotamica) per approdare a un maggiore naturalismo. Infatti ogni arte promitova è contrassegnata dalla frontalità (la parte del corpo disegnata è vista nella sua massima chiarezza, come gli occhi nell'iconografia egizia) e dalla simmetria della figura. Questa raffigurazione non dovuta a incapacità tecnica, ma a una specifica concezione artistica.

sabato 20 settembre 2008

CUBA, LA DOPPIA VITA

Due amiche,
stesso viaggio
stessa meta:
Cuba.
Lei:
viaggio organizzato
prezzi turistici
(in dollari sonanti)
visite in zone delimitate
peana rivolti a Fidel
lider maximo.
L'altra:
viaggio fai da te
derubata da finta banca
pernottamento nelle case del popolo
catapecchie
visite in zone non delimitate
non turistiche
maledizioni contro il lider maximo
(non lo chiamano Fidel)
rassegnazione per il figlio
successore.
Cuba
due verità
per un unico posto.

(ottobre 2004)

DI FRONTE ALL'OPERA D'ARTE

Solo un approccio umano all'arte è completo.
L'approccio idealistico (Croce) valuta solo la forma sganciata da ogni contesto culturale, storico, economico.
L'approccio sociologico tratta il prodotto artistico solo come documento per ricostruire un aspetto di un periodo storico.
L'approccio psicologico (Malraux) assolutizza l'opera in maniera esclusivamente personalistica.
Per me la critica deve partire dalla forma artistica e dal suo valore, la inserisce nel contesto storico in cui è stata prodotta, facendo emergere differenze e continuità con i contemporanei e cerca di scoprire l'uomo che sta dietro all'opera di un artista. E' uno studio caldo che sa apprezzare le scelte e le differenze di artisti diversi. Ad esempio la differenza tra la natività tipica dell'arte bizantina e la novità, piccola eppure dirompente, di Giovanni Pisano che umanizza la scena facendo in modo che bimbo e Madonna si guardino tra loro.