mercoledì 1 febbraio 2017

Scelta universitaria, tra inclinazioni personali e aspettative del mercato del lavoro

E' sempre utile e ricca di stimoli la lettura del rapporto annule del Censis. Ho letto con interesse le pagine che il  Rapporto sulla situazione sociale del Paese 2016 dedica alla scelta universitaria (122-126).
Prima della scelta.
Il principale motivo alla base della scelta del corso di laurea è l'interesse verso la disciplina (68,4%), il secondo motivo è rappresentato dalla prospettive lavorative (16.3%). Altre motivazioni contanto poco nella scelta.
Al termine degli studi.
Un laureato su tre (32,4%) non si riscriverebbe allo stesso corso di laurea. Il motivo?  Insoddisfazione per gli sbocchi professionali aperti dopo la laurea (58,2%) e maturazione di nuovi interessi (20%).
Una conclusione: l'importanza di un orientamento più consapevole.
Prima della scelta universitaria,  l'aspetto occupazionale "pesa poco", ma, al conseguimento della laurea,  tale aspetto rappresenta il principale rimpianto per la scelta fatta. Risulta pertanto opportuno orientare maggiormente i giovani "bilanciando  le legittime inclinazioni personali (...) con le dinamiche del mercato del lavoro".

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