venerdì 1 agosto 2008

PENSIERO VACANZIERO

Obbligarsi a fermarsi e a scrivere. A fare silenzio. Ad allontanare libri, giornali e riviste. Obbligarsi a riflettere senza supplementi di letture. Obbligarsi a fermarsi per ripensare, sintetizzare, trovare la formula giusta per raccontare le cose.

Portarsi dietro solo un notes e una penna, nient'altro. Solo un notes per appuntarsi idee, riflessioni e parole. Un notes che costi poco, che pesi meno, che stia in tasca, che non dia ingombro. Un notes su cui annotare, per riporre in un luogo sicuro i pensieri.

Allontanarsi dalla mangiatoia e digerire: semplice, naturale, eppure tremendamente difficile: vincere la tentazione di perdere tempo, vincere la sete di novità, vincere il bisogno di ingurgitare in continuazione, vincere il timore che solo col prossimo libro, col prossimo articolo, col prossimo giornale potrò finalmente fermarmi a riflettere.

E poi parlare: tradurre i pensieri in parole, dar voce alle emozioni, esprimere parlando e condividendo, esprimere per il gusto di creare un rapporto, di dialogare, di mettersi uno accanto all'altro.

[ l'immagine sopra riportata è tratta da http://misesti.blogspot.com ]

1 commento:

Anonimo ha detto...

Bello